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Conferenza stampa del Sindaco: parole più che fatti. Alcune considerazioni.

Abbiamo assistito ad una straordinaria performance dell’uomo solo al comando. Una conferenza stampa fiume, in cui rarefatti erano i collegamenti logici, in cui un fiume in piena non dava spazio ad una risposta precisa, ma a un costante flusso di parole che sembravano sgorgare senza una necessaria congruenza. È un intervento che arriva in ritardo di settimane, e sorprende che Brugnaro non l’abbia calendarizzato con una cadenza regolare. Altri sindaci (Sala ad esempio) informano giornalmente i cittadini.


In secondo luogo: non sono stati forniti, come da altri sindaci, dati del Comune: quanti contagiati, quanti nuovi oggi, quanti guariti, quanti deceduti e possibilmente chiarendo le situazioni dei singoli territori. Non sono state nemmeno fornite notizie utili come: quali negozi sono aperti, chi fa consegne a domicilio, quali comportamenti evitare, quali attività sono consentite, quante persone sono state fermate per non rispetto del decreto, ne chi e quanti stanno effettivamente controllandone il rispetto. Solo un elenco, peraltro confuso e vago, di quello che sarebbe stato fatto. Grandi e frequenti ringraziamenti a tutti, ma il Comune cosa ha fatto? Grazie a Protezione Civile, Croce Rossa, Volontariato, ma il Comune?


In terzo luogo: non può dirsi "filogovernativo", dire che su tante cose non si ha competenza e contemporaneamente criticare il governo sostenendo: "noi sappiamo gestire sistemi aziendali complessi, loro no".


In quarto luogo: la maggior parte dell'intervento è stato centrato su questioni economiche. Si è sempre chiamata in causa Roma per i sussidi, ma mai l’assunzione da parte del Comune di un ruolo attivo preciso.


Quinto: mai si è prefigurato ad un futuro diverso da quello turistico. A domanda precisa di un futuro diverso per la città, si è parlato del limo dei canali. Sono state citate la fibra ottica e chi lamenta "hanno rotto i pavimentii". Peccato che i lavori siano in ritardo di due anni; peccato che il Comune non abbia fatto nulla per superare il digital divide che adesso diventa un problema grave.


E un appello doveroso al rispetto della disposizione di rimanere a casa?

Un'ultima cosa, che sorgeva spontanea seguendo la diretta: si ipotizza che il disastroso contagio di Bergamo sia nato dalla partita dell'Atalanta cui hanno assistito 40.000 persone il 19 febbraio. Domenica 23 febbraio a Venezia c'erano circa 70.000 persone per il Carnevale. Quanti contagi si ritiene ci siano stati a causa del Carnevale di Venezia?

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