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Perché non utilizzare un palazzo pubblico per le necessità della città?

Dopo quattro anni di chiusura e di censura culturale per l’isola di Murano e per la città, Brugnaro riapre Palazzo da Mula.


E come?

Assegnando il palazzo trecentesco al Comitato “Risorse vitali”, perché sembra sia stato detto a Brugnaro che il presidente Massimo Parravicini, già candidato al Senato con Fratelli d’Italia, controlli i voti di tutte le famiglie dei pescatori e dei cacciatori.

E per questo gli splendidi spazi del palazzo ospiteranno la cultura della laguna.


Cioè, al turista e al residente, invece che far vivere la laguna in tutti i suoi aspetti e sviluppare quel turismo buono e di qualità attraverso escursioni, visite, soggiorno in luoghi tipici, lo si costringerà - sempre che lo voglia - a godersi una laguna digitale quando ha a portata di mano quella reale. Una proposta, insomma, che poteva essere interessante se collocata a Parigi, Londra, New York, diventa ridicola perché in loco si può e si deve vivere il reale.

La vocazione di Palazzo Da Mula è quella di spazio civico per la cittadinanza e luogo dove esaltare i maestri vetrai muranesi e gli emergenti, con mostre, incontri, anche di livello internazionale, per dar lavoro ai giovani del settore, ma anche, più in generale, ai giovani che si occupano di cultura. Solo così si può proporre nuovo lavoro. Lavoro che nasce dalle radici storiche dell’isola e dalle nuove professioni che si stanno affermando in Italia e in Europa, e che solo a Venezia non trovano spazio.


Gruppo cultura di Tutta la Città insieme!


Franca Simoli, Maria Chiara Bellati, Andrea Viaro, Annalisa Bruni, Astrid Cristinelli, Anna Barutti, Caterina Schiavon, Cecilia Giancaterino, Chiara Zecchin, Costanza Cappellin, Daniela Andreozzi, Elisabetta Tiveron, Ida Ossi, Ilaria Sainato, Marco Bellussi, Martina Galuppo, Marisa Andreozzi, Martina Cioffi, Martina Fusaro, Nicola Ussardi, Paola Tiozzo, Anna Barutti, Pierandrea Gagliardi, Riccardo Stellon, Teresa Turacchio.

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