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In Canal Grande annega la democrazia.

Sembra paradossale, ma il Canal Grande, che dovrebbe essere il luogo per eccellenza delle barche a remi, resta vietato alle remiere che lo scorso autunno avevano chiesto di sfilare in corteo per portare alla ribalta il problema del moto ondoso. A niente è valso il tentativo di dialogo promosso dalle associazioni stesse con Comune e Prefetto. È una sconfitta della democrazia in città, ma è anche una grande dimostrazione di debolezza da parte di un’amministrazione che non sa far tesoro delle critiche e del pensiero non allineato. Il corteo comunque ci sarà e l’invito a tutti è quello di partecipare per far capire che tutti devono avere rispetto per la laguna e per la città. Il moto ondoso e i suoi effetti non sono colpa del caso o del vento, ma di scelte precise che devono essere profondamente riviste.

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