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Ex Cantieri Actv e ex Camera di Commercio: servono case non solo per ricchi, ma per tutti

“Tutta la Città Insieme!” boccia entrambe le delibere, lontane dalle richieste dei cittadini

Come previsto, ieri in Consiglio sono passate sia la delibera che dà l’ok alla trasformazione dell’ex Camera di Commercio in un nuovo hotel di lusso, sia quella con cui viene approvata definitivamente la variante urbanistica riguardante l’ex Area Actv di Sant’Elena.

La maggioranza presenta i due risultati come una grande vittoria, ma lo sono davvero per la città? Per Tutta la Città Insieme! è grave che nella deriva dell’overturismo in cui Venezia si trova l’Amministrazione avvalli l’apertura di un ennesimo hotel, invece che cercare di indirizzare l’investitore privato verso altre tipologie di investimento. Il palazzo dell’ex borsa sarebbe stato perfetto per ospitare istituzioni internazionali o fondazioni: farne un ulteriore albergo oggi è un atto di resa.
Sugli Ex Cantieri Actv, invece, Tutta la Città Insieme! sostiene che non servano case solo per ricchi, ma per tutte le categorie sociali. La Giunta sta cercando di smorzare gli annunci del sindaco che ha sempre parlato di case di lusso, sottolineando ora che si tratta di "alta qualità edificatoria", ma vedremo poi quali saranno i prezzi di questi nuovi alloggi sul mercato. La cosa poi che la maggioranza si ostina a non voler ammettere è che non c’è stato alcun confronto con la cittadinanza, coi residenti del quartiere: certo, nella scorsa consiliatura ci sono state le commissioni consiliari competenti che hanno trattato la variante e l’idea progettuale proposta, ma non ci sono stati incontri pubblici. E invece quelli sarebbero stati fondamentali, per capire, mappare quali sono i bisogni di chi vive a Sant’Elena.

Ma questa maggioranza, si sa, va avanti incurante del parere della gente. A sentire gli assessori e ancora di più il sindaco, nei suoi interventi estemporanei in cui monologa su tutto senza contradditorio, ciò che l’Amministrazione realizza è ineccepibile, corretto e pensato per il bene della città. Com’è che chi la vive, la città, ha invece la sensazione che si stia andando rapidamente alla deriva?


Giovanni Andrea Martini

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