Rispondo volentieri alla lettera aperta del dott. David Landau pubblicata sul Corriere del Veneto della scorsa domenica 29 agosto. Unitamente alle liste che sostengono la mia candidatura a Sindaco, Tutta la Città insieme! e Per Mestre e Per Venezia - Ecologia e Solidarietà, mi sembra di poter condividere totalmente le proposte del dott. Landau, che ringrazio per il prezioso contributo, l’onestà intellettuale, il valore politico e programmatico della proposta e l’evidente amore per la città che ci accomuna.
Ambire che la città divenga Capitale europea non solo della cultura ma anche dell’ambiente (che non sono due partite separate) non deve essere solo uno slogan ma soprattutto il quadro che raggruppa tutta una serie di interventi sia sulla Città Lagunare che sulla Terraferma.
Certo che l’intervento delle istituzioni europee è fondamentale non solo in campo finanziario, ma siamo consci che in questo caso è fondamentale anche il riconoscimento del valore nazionale di questa ambizione e l’appoggio del Governo centrale. In questo contesto deve risultare ben chiaro che la salvaguardia della portualità può avvenire solo nel rispetto della Laguna e del suo ecosistema unico ma delicato. Quindi le grandi navi, non solo quelle da crociera ma anche quelle mercantili, devono andare fuori dalla laguna oltre le barriere del MOSE, mettendo in atto le soluzioni alternative allo scavo dei canali portuali. Soluzioni che sono state spesso proposte e che portano ad un aumento dell’occupazione oltre a fare del porto una avanguardia a livello europeo di politiche per la sostenibilità.
Il MOSE poi deve davvero essere verificato da un’autorità internazionale terza sia riguardo alla funzionalità effettiva, sia riguardo la compatibilità ambientale sia riguardo alla sua vita utile, dato l’innalzamento certo del livello del mare.
Sul delicato tema della sicurezza, siamo contrari alla eccessiva militarizzazione dei centri urbani finalizzata solo alla repressione della piccola delinquenza, mentre chiediamo il ripristino delle politiche sociali finalizzate alla prevenzione. Mestre non deve più essere la capitale italiana della droga, e l’intervento va fatto sui consumatori, non arrestando gli spacciatori che poi vengono messi subito in libertà, nel rispetto della legislazione vigente.
Siamo anche profondamente convinti che la miglior sicurezza venga dalla vitalità dei luoghi e dalla presenza dei cittadini. La città deve essere ricca di attività interessanti e di spazi pubblici ben curati. Spazi dove godersi il verde, ma anche conoscersi, fare amicizia, riconquistare fiducia reciproca agendo insieme per cose utili: dalla cura dei beni comuni, agli orti urbani. Pensiamo che oggi le politiche urbane debbano essere orientate verso l’obiettivo della “città di prossimità”. Una città dove in ciascun quartiere tutti i servizi che servono alla vita quotidiana sono vicini, raggiungibili a piedi o in bicicletta al massimo in un quarto d’ora.
E dove anche per questo sia possibile un nuovo modo di vivere, capace di favorire la coesione sociale e il benessere degli abitanti.
Tutto questo richiede trasformazioni e genera lavoro. Ed è una buona risposta alla crisi della monocultura turistica che ha mostrato tutta la sua fragilità.
L’attuale Sindaco chiede soldi allo Stato per risolvere la crisi e finire il lavoro devastante compiuto negli ultimi 5 anni, noi invece vogliamo che si torni a lavorare su presupposti e progetti capaci di futuro.
Giovanni Andrea Martini candidato Sindaco Elisabetta Tiveron “Tutta la Città insieme!” Mara Rosa Vittadini “Per Mestre e Venezia - Ecologia e Solidarietà”
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