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Ponti in libertà.

Boraso non finisce di stupire, sforna idee che neanche Leonardo.

Non basta il terzo ponte, da qualche parte in laguna. No, è il momento di alzare il ponte ferroviario di una decina di metri. Non lo aveva mai pensato nessuno. Ma ora è arrivato lui. E tutto per cosa? Per far passare i vaporetti circumnavigando Venezia e decongestionando il Canal Grande.


Semplice, quasi ovvio. Con pendenze al 10 per mille basta infatti rifare poco più di un chilometro del ponte appena ristrutturato. Bisognerà poi riportare a stessa quota l’intera stazione, ma questo è un dettaglio secondario. Nel frattempo i treni non arriveranno più. Tranquilli, ma solo per pochi anni. Poi tutto come prima. Anzi, meglio.


Da ben più di un secolo ci si arrovellava sul problema così semplice. Diciamocelo. Boraso è troppo per Venezia. Mandiamolo al MIT di Boston. Là cercano talenti.


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