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No a un Comitatone che per le grandi navi scelga la “soluzione Marghera”

Siamo molto preoccupati per le parole del sottosegretario Martella relativamente a quelle che saranno le scelte che si intende portare avanti al prossimo Comitatone in calendario a fine mese. E siamo arrabbiati perché la “soluzione Marghera” esce proprio subito dopo la campagna elettorale, quando il Pd locale e quello nazionale hanno sostenuto che l’unica soluzione poteva essere un porto off shore, illudendo i veneziani che il tema grandi navi in laguna poteva ritenersi superato.

Siamo preoccupati e arrabbiati, noi di “Tutta la Città insieme!” assieme ai cittadini veneziani che amano la città, la laguna e chi ci vive, perché si vuole, con una forzatura senza precedenti, far passare una soluzione pericolosissima e dannosissima per la città, per i suoi abitanti, per la laguna e per tutti coloro che nel mondo hanno mostrato di avere a cuore le sorti di questa povera città.

Un Comitatone a fine mese che scelga la soluzione Marghera per le grandi navi costituisce per la città una vera e propria sciagura e, per il mondo che ci sta a guardare, una grande prova di incapacità di governare un problema che si trascina da anni e che si vuol trascinare ancora solo per compiacere gli interessi di pochi, mettendo a rischio la sicurezza della laguna, della città e la salute stessa dei cittadini.

La pericolosità di uno scalo a Marghera è stata sottolineata e dimostrata in tutti i modi. La vicinanza di terribili industrie chimiche basterebbe per allontanare questa ipotesi da qualsiasi tavolo di confronto. A questo si unisca lo scavo dei canali che altererebbe l’equilibrio lagunare e l’asporto di fanghi tossici che già oggi non sappiamo dove stoccare.

Insomma un colpo di mano che non possiamo accettare, che la città non può subire e che non può in alcun modo essere tollerato. Per questo daremo battaglia in tutte le sedi. Da quelle del consiglio comunale, che verrà a breve insediato, a quelle dei consessi internazionali che hanno sempre guardato con preoccupazione e incredulità all’incapacità della città e del paese a risolvere questo problema.

E non ci si potrà aspettare che i cittadini accettino supinamente e silenziosamente questo improvviso colpo di mano. Sosterremo e appoggeremo le iniziative che in città e non solo si organizzeranno.

L’avevamo detto che il tema delle grandi navi era uno dei temi fondamentali per la vita della città. E avevamo sottolineato che si trattava del problema fondamentale di una politica che non riesce a scegliere il bene comune se c’è di mezzo l’interesse dei cosiddetti poteri forti. E ci siamo detti che la nostra scelta di entrare nella competizione politica era per garantire che ci fosse un ostacolo in ambito locale tra la politica nazionale e gli interessi dei grandi potenti che scelgono in base ai loro utili piuttosto che per il bene della collettività.

Noi al Comitatone ci saremo e, per certo, saremo insieme alla Municipalità di Venezia Murano Burano che sempre si è dichiarata contraria alle grandi navi in laguna e ai tanti cittadini del mondo che non possono tollerare che gli interessi di pochi governino le sorti della nostra città.

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