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Mose: il caos.

Tecnici egualmente e indubbiamente competenti danno pareri diversi sull'opportunità di testare l'innalzamento delle paratoie il prima possibile. Non parlerei di "fazioni", quanto di inevitabile difficoltà nel trovare una soluzione rapida ad un problema di dimensioni al limite della capacità di gestione (e che per ora, va detto, si è rivelato ingestibile). Perché tale è il sistema scelto - ormai troppi anni fa, e con modalità discutibilissime - per proteggere la città dalle acque alte. Così si apre il 2020. Con e nell'incertezza, in balia del cambiamento climatico e della pluriennale mancanza di manutenzione ordinaria della città. Con decine di migliaia di cittadini che si affidano alla buona sorte, con i turisti in fuga e la mancanza di un piano B per l'economia cittadina, con il rischio di ulteriori immensi danni ad un patrimonio artistico e culturale inestimabile. E con un progetto faraonico che finora ha soltanto divorato soldi, una marea di soldi, senza fornire uno straccio di sicurezza.

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