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Mobilità e falsa ecologia.

Antistorico, antiecologico, diseducativo: è il modo in cui l'amministrazione comunale approccia la mobilità cittadina. In attesa di un piano per la città d'acqua, vediamo che succede oltre il ponte della Libertà. Mentre le zone a traffico limitato (Ztl) a Mestre vengono sospese per un altro anno, le centraline di rilevamento degli inquinanti nell'aria registrano sforamenti continui (e la sospensione dell'obbligo di rispetto delle evidenze da queste fornite per tutto il periodo festivo è, l'ho già detto e lo ripeto, un provvedimento vergognoso). Nuove rotonde (e la prospettiva di nuovi parcheggi), nuove vie d'accesso, nuove strade in quartieri finora tranquilli, per rendere il traffico più fluido e spalmarlo in un'area più ampia. È così che ci si approccia al futuro? L'obiettivo di una città che vuole essere riconosciuta come ecologica deve essere la progressiva e sempre maggiore riduzione dell'uso di automezzi privati, non la fluidificazione del traffico! L'obiettivo deve essere che le automobili restino a casa, mentre i provvedimenti messi in atto da questa amministrazione non fanno che incentivarne l'uso. Il mercato dei voti, per questo sindaco che si ripropone come luminoso faro per città, passa anche attraverso politiche ecologiche da quattro soldi.

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