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Le forti perplessità riguardo il progetto di parcheggio nel sedime di Forte Marghera.

Ci fa piacere constatare che non siamo gli unici a nutrire forti perplessità riguardo il progetto di parcheggio nel sedime di Forte Marghera, e proprio per le ragioni evidenziate in questo intervento ripreso dalla stampa.


I parcheggi Porta Rossa e Porta Blu di Parco San Giuliano sono sottoutilizzati e potrebbero essere facilmente raggiunti da Forte Marghera mediante passerella, ma ancor più semplicemente, intanto, dotando la rotonda San Giuliano e le strade che vi si immettono - tra le quali via Forte Marghera - di marciapiedi e attraversamenti pedonali, allo stato attuale assenti, cosa del tutto incomprensibile (e pericolosissima).


Progettare nuovi parcheggi significa incentivare il traffico, misura che non ha senso in una prospettiva di futuro verde.


Risulta inoltre incomprensibile la scelta di realizzare opere impattanti, perché un parcheggio attrezzato tale è, in un'area di interesse storico, archeologico e ambientale. Il parcheggio com'è oggi serve in maniera adeguata l'utenza di Forte Marghera, e in maniera non invasiva, al cento per cento reversibile.


Certo è che l'attuale amministrazione comunale ha identificato per la zona di San Giuliano, incluso Forte Marghera, la destinazione "grandi eventi" e "grande mobilità", anche a dispetto della volontà dei cittadini, che in più occasioni si sono espressi in merito.


L'emergenza covid19 ha mostrato, poi, quanto fragile sia, e sarà per il futuro, una pianificazione urbana votata ai grandi numeri.


Continuare a pensare la città guardando a modelli passati, come di fatto emerge anche da questo progetto di parcheggio, ha davvero poco senso.

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