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Il polo civico che sfida Brugnaro

Con la scelta fatta da "Civica del cuore, per Mestre e per Venezia - Ecologia e Solidarietà" si viene a realizzare il polo civico che fin dall'inizio abbiamo indicato come punto di forza imprescindibile per sconfiggere Brugnaro.


È un passaggio fondamentale.


Non posso non ringraziare Maria Rosa Vittadini, Michele Boato e chi ha preso parte all'ancor viva esperienza di Un'altra città possibile, in modo particolare Andrea Barina con cui in questi mesi, insieme al gruppo di “Tutta la Città insieme!” abbiamo sempre dialogato.


Naturalmente si apre una fase ricca di importanti sviluppi. Occorre smontare la falsa affermazione che per battere Brugnaro occorra rafforzare un fronte comune politico al primo turno. L’idea della grande coalizione è proprio sbagliata.


Per raccogliere il consenso che serve per non permettere a Brugnaro di raggiungere il 51% al primo turno occorre che cresca il polo civico accanto a quello politico.

Infatti la vittoria di Brugnaro si è concretizzata perché Casson aveva fatto il pieno di voti al primo turno e non aveva altre liste che potevano sostenerlo al ballottaggio. 


E Brugnaro ha vinto proprio perché al ballottaggio ha potuto ricevere l’appoggio di altre liste.

Quindi basta raccontare che si deve votare una coalizione ampia al primo turno per battere Brugnaro. È assolutamente falso.


Occorre votare e spostare i consensi sul polo civico per permettere di arrivare al ballottaggio con buone probabilità di farcela. 


Naturalmente sarebbe ancora meglio se riuscissimo ad arrivare noi al ballottaggio con Brugnaro. È a questo che naturalmente miriamo. E la nostra proposta di governo della città è molto più vera, più chiara e più coerente di quella di Baretta. 



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