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Il passaggio ciclabile-pedonale di via Caravaggio da via del Gazzato non può essere cancellato

Le modifiche alla viabilità della via Caravaggio, a seguito dei lavori per la costruzione del nuovo ipermercato, avranno un impatto dirompente sulla attuale viabilità ciclopedonale di attraversamento, in quanto l’attraversamento ciclopedonale della via Caravaggio – attualmente a raso, regolato da semafori a chiamata – verrà sostituito da una passerella pedonale in elevazione che prevede l’utilizzo di ascensori in salita e discesa.


Questa soluzione progettuale va assolutamente rivista in quanto costituisce, nei fatti, un ostacolo oggettivo alla completa transitabilità in sicurezza di pedoni, cicli, motocicli leggeri, bici trasporto merci, ecc.


Si tratta infatti di una connessione di fondamentale importanza urbana, in quanto il percorso e passaggio ciclo-pedonale di via del Gazzato già ora connette il centro città all’intero quartiere commerciale AEV Terraglio e all’Ospedale dell’Angelo (e relativa fermata SFMR) per i quali è pressoché l’unico accesso ciclabile e pedonale diretto, sicuro, frequentato.


Va poi ricordato che le connessioni pedonali e ciclabili sono riconosciute come un diritto fondamentale, come ribadisce l’art. 1 del Codice della Strada (La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità̀ primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato … perseguendo gli obiettivi … di promuovere l'uso dei velocipedi).


Quindi la connessione pedonale e ciclabile diretta, ‘fluida’, sicura tra queste due parti di città non può essere soppressa; anzi deve essere riconosciuta e civilmente attrezzata, con pista continua.


La prevista passerella pedonale aerea con gli ascensori non è una risposta, perché non conseguirebbe la continuità e l’accessibilità ciclabile, e ai pedoni non garantirebbe ‘sicurezza’; peggiorerebbe la fluidità dei passaggi (anche con gli ascensori sarebbe lenta e poco capace) ma soprattutto sarebbe inaffidabile (gli esempi non mancano, come ad esempio sulla passerella di via Orlanda Hotel Hilton: ascensori sempre fermi, ridotti a orinatoio).


Un passaggio ciclabile e pedonale, per essere funzionale deve essere attrattivo perché comodo, affidabile, diretto; quindi con pendenze dolci e senza troppo dislivello, e lineare, ovvero ‘visibile’ per intero sin dal suo inizio, e luminoso e arioso.


Una soluzione del genere è del tutto possibile anche per via del Gazzato: un sottopasso attrattivo e comodo di limitato dislivello (sufficienti soli 3 metri, e non 6 come è necessario per le passerelle), con pendenze dolci (6%, anche per i disabili non accompagnati), lineare e luminoso (senza curve o sorprese, tutto visibile a colpo d’occhio sin dal suo inizio).


La soluzione che proponiamo prevede di ristrutturare la parte terminale della via del Gazzato e inserirvi il sottopasso, allineandolo in prosecuzione di essa appena inclinato verso ovest e facendolo riemergere, in totale continuità lineare, al di là di via Caravaggio al margine del nuovo parcheggio in costruzione all’interno della zona ipermercati. Da lì la pista dovrebbe ripristinarsi per continuare per tutta la zona commerciale a nord (AEV Terraglio).


Ulteriore proposta migliorativa è quella di realizzare un completo accostamento della carreggiata sud di via Caravaggio a quella nord (carreggiate ora distanti): ciò consentirebbe di realizzare una fascia larga circa 20 m a protezione di tutto il bordo nord di Cipressina, sulla quale realizzare, con un rilevato, barriere acustiche, una fitta siepe e una pista collegata alla ciclabilità e al parco della vicina via Hayez.



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