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Il coronavirus sta dimostrando anche essere la cartina al tornasole delle buone intenzioni.

Il signor Canella, patron dei supermercati Alì, acquistando l'area dell'ex Ospedale Umberto I - dopo che il Comune di Venezia aveva rifiutato, nonostante la fortissima richiesta da parte della cittadinanza, di acquisire l'area stessa - si è posto nei panni di benefattore, dando all'operazione un taglio sociale - stando a quanto dichiarato, almeno.


Ora, nell'emergenza covid19, Alì contribuisce a sostenere la spesa per le mascherine realizzate da Grafica Veneta e donate alla Regione Veneto. Una buona azione, se non fosse che detti dispositivi vengono usati dall'azienda come veri e propri spazi pubblicitari.

E qui, come si suol dire, casca l'asino.


Fare del bene mantenendo un basso profilo, evidentemente, mal si combina con gli affari.

Stiamo accorti.



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