top of page

Ex Istituto Vendramini al Lido: il Comune favorisce ancora i profitti del privato e cede al turismo

Occupazione di suolo, riduzione del verde e taglio di alberi giustificati dall’architettura green

L'ex Istituto E. Vendramini, in via Sandro Gallo, Lido di Venezia
L'ex Istituto E. Vendramini, in via Sandro Gallo, Lido di Venezia

All’ex Istituto Elisabetta Vendramini in via Sandro Gallo al Lido verranno realizzate solo case. Case per chi? E per farne cosa? Naturalmente non per residenti, ma per essere utilizzate come affittanze turistiche. 


L’ex Istituto è composto da tre edifici e da un ampio scoperto in parte alberato. La destinazione d’uso degli edifici esistenti era di “centri civici", sedi per organi e uffici amministrativi decentrati, attrezzature collettive a disposizione della generalità dei cittadini, attrezzature religiose, mercati rionali.


Dopo aver comprato il compendio, il proprietario ha eseguito ingenti lavori per trasformarli in strutture ricettive. Ad un certo punto, però, ha dovuto modificare le intenzioni originarie ed ha chiesto la variante urbanistica, ossia il cambio d’uso a residenza, per la “positiva ricaduta in relazione all’incremento della popolazione lidense” che avrebbe. Oltre a questo, il privato ha ottenuto, nel 2016, il permesso a costruire – già richiesto precedentemente dalla congregazione religiosa – per realizzare un nuovo edificio da cui ricavare ulteriori appartamenti.


Le case saranno ad altissimo standard energetico, con finiture di pregio. Peccato però che vengano realizzate laddove prima c’era superficie verde, che siano stati tagliati gli alberi che c’erano e che insomma, in nome del “green”, non si fa che aumentare l’occupazione del suolo.


Davanti a tutto questo, avevamo chiesto e, continuiamo a chiedere, che venga posto un vincolo affinché gli appartamenti non possano essere locati ad uso turistico. Il proprietario ha già spiegato chiaramente durante un sopralluogo (appositamente richiesto da noi), come il valore degli appartamenti cresce in assenza di questo vincolo. Di fronte a tutto questo si intende tirare dritto. 


Il vincolo non è stato posto e adesso andiamo ad approvare la delibera senza alcun vincolo.

L’interesse dei cittadini, l’interesse pubblico deve lasciare spazio all’interesse del privato.


Il consumo di suolo? Il verde? Tutte cose marginali. È un dato di fatto molto grave.

L’amministrazione è lo strumento del privato, non l’intermediario tra pubblico e privato. 


Giovanni Andrea Martini
bottom of page