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Elezioni amministrative. La soluzione delle primarie aperte

Indetta un'assemblea pubblica dopo il 25 aprile, per dare voce alle idee e al confronto dei cittadini


Attraverso le primarie si può arrivare ad una candidatura condivisa e forte
Attraverso le primarie si può arrivare ad una candidatura condivisa e forte

Ci fa piacere che il PD si stia attivando, facendo conoscere una serie di nominativi per le candidature alle elezioni amministrative, alcune anche all’esterno del partito. Rispettiamo i loro sforzi, tuttavia ciò che ci preoccupa è che troppi nominativi possano comportare un allungamento dei tempi che porterà a candidature all’ultimo momento, che possono non essere poi condivise da molti. 


La soluzione a tutto questo c’è. È uno strumento democratico e che risolve le divisioni: le primarie aperte al mondo civico. Lo diciamo ormai da tempo e si sta avverando esattamente quello che temevano, ossia un allungamento dei tempi che poi porta ad una candidatura calata dall’alto. Le primarie sono l’unico sistema possibile: la componente civica è molto cresciuta in questi anni e il PD non può sottovalutarla.


È evidente che se non si sceglie le primarie, come forza civica non possiamo rimanere a guardare. Del resto i due poli, quello civico e quello politico possono anche correre parallelamente al primo turno. Infatti la prospettiva di un candidato unitario del centrodestra è sempre più lontana e il ballottaggio sarà il momento in cui si decide. Un’unione al secondo turno tra civici e politici porterà alla conquista del Comune. 


Alla luce di tutto questo, insieme anche al Forum per Mestre e Venezia, lanceremo una assemblea pubblica per parlare di questi temi e per dare voce ai cittadini. L'assemblea è aperta a tutti, cittadini e partiti di opposizione sono tutti invitati (PD compreso), per avere un confronto aperto e costruttivo. 



Giovanni Andrea Martini

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