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Dal cinismo al civismo.

Il civismo prende il posto del cinismo e costringe Brugnaro a sospendere il Carnevale, ultimo tra tutti, per cause di forza maggiore, imposte dagli eventi e subite dagli utenti. Un Carnevale pensato come riscatto all’ improvviso crollo del #turismo, che ha abbandonato le forme dell’#overturismo rivelando un'altra città. Quella occultata dalle masse che la percorrono senza vederla, paghe solo di esserci.

Il tutto apre uno squarcio sui destini di una #città che in meno di un anno ha collezionato due gravi incidenti navali, un'inondazione da record e lo spettro di un contagio, potenzialmente di massa, senza che a nessuno sia venuto in mente di dire: ma è possibile che le sorti di una città, tanto unica quanto fragile, si governino con tecnologie e provvedimenti da stadio?

Ebbene sì. Questa riflessione non affiora, aggrappati ad una strategia che nega l’evidenza e da un quinquennio pompa solo sui numeri crescenti a fronte di una qualità decrescente della qualità urbana.

È noto a tutti che nella monocultura esiste un chiaro rischio, ma quando questo si appalesa è irresponsabile non prenderne atto. Una questione di onestà intellettuale e di responsabilità civica. Che manca.

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