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È un’idea utile quella del rettore dello IUAV.

La popolazione studentesca coi suoi cicli di rinnovo poliennali non risolve il problema di uno stabile ripopolamento urbano, ma è una concreta base di domanda abitativa su cui contare per filtrare anche una quota permanente di nuovi abitanti.

Può forse essere ancor più utile estendere il ragionamento anche al nuovo distretto alberghiero di Mestre, desolatamente vuoto al suo primo anno di attività. Totalmente mancata.


Di facile accesso ai trasporti, direttamente connesso alle università di via Torino, si presta all’uso di una popolazione permanente con esigenze di vita e non di forsennato turn over di visitatori. È ciò che serve per costruire un ambiente urbano al posto di un anonimo falansterio turistico.


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