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“Sotto il segno del Mose” in videoconferenza con “Tutta la Città insieme!”.

Videoassemblea serale organizzata da “Tutta la Città insieme!” sul tema Mose con gli autori del volume fresco di stampa “Sotto il segno del Mose”. 

È un volume nato da un incontro che “Tutta la Città insieme!” aveva realizzato per parlare di Mose e dei progetti alternativi con Paolo Vielmo.


Oltre a Salvatore Scaglione e Giovanni Benzoni, curatori del libro, importanti sono stati gli interventi degli autori delle schede che il volume propone: Antonio Rusconi, Carlo Urbani, Franco Migliorini, Giorgio Leandro, Stefano Boato. Assenti giustificati altri autori come Giuseppe Tattara, Alberto Vitucci, Cristiano Gasparetto. Ma anche Stefano Michieletti, del Comitato No Grandi Navi, Monica Coin, Claudio Sensini, Petra Codato e Sandro Picchiolutto hanno contribuito ad alimentare interesse nell’affollata videoassemblea e a far intravvedere all’interno di nebbia fitta qualche spiraglio di luce che occorre studiare e coltivare.  


Il tema Mose non può certo liquidarsi in due ore, ma gli interventi precisi e concreti hanno potuto indicare la rotta.

Fondamentale non dimenticare. La volontà politica che ha sempre protetto le operazioni del Consorzio Venezia Nuova è responsabile di quanto è successo quanto la diffusa azione cittadina del protagonista Giovanni Mazzacurati.

Fondamentale ascoltare la città che non ha trovato l’attenzione dovuta nei suoi rappresentanti e la sua protesta è stata relegata a folklore e assatanato ambientalismo.

Fondamentale non perpetrare l’errore calcolato e volontario che per decenni ha impedito la ricerca di un piano B, qualora il Mose non avesse trovato realizzazione.

Fondamentale, per esempio, portare avanti quella soluzione legata al rialzo idrometrico che può salvare la città dalla inesorabile crescita del livello del mare che segue i cambiamenti climatici.


Fondamentale che la trasparenza sia cristallina nelle operazioni di assegnazione di fondi e nel rapporto tra controllato e controllore. 

Dai diversi interventi è risultato evidente che per cambiare, per arrivare ad una via d’uscita i soggetti che possono trainare non possono più essere gli stessi. E per primi, in questa città, i partiti che non ci sono più nelle strade e nelle calli e sono stati, a memoria degli abitanti, ad iniziare dalla vicenda Mose, i veri responsabili della svendita della città.


Nella città d’acqua e di terra si sente sempre più il bisogno di avere come tecnici e come amministratori persone competenti, vicine, corrette, trasparenti. Nell’opinione pubblica locale si registra sempre più forte il fastidio di riferimenti a partiti nazionali che, ormai, non hanno più legami veri con il territorio se non in funzione di affari, di investimenti. 

E gli organizzatori della serata hanno trovato la conferma che la strada intrapresa è quella che può permettere il necessario cambiamento di rotta. 

Infatti proprio da persone comuni, attive in città, impegnate nei diversi ambiti della vita cittadina, nel sociale, nella cultura, nelle diverse professioni, nelle diverse associazioni e comitati cittadini, nelle parrocchie e nelle diverse reti attive in città, intellettuali, professionisti, insomma, proprio da “persone” è formato il gruppo che compone “Tutta la Città insieme!”, espressione civica della composita realtà cittadina.  

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