Una scelta organizzativa che genera disagi e problemi per tutta la cittadinanza
Venezia è città fragile e le iniziative, pubbliche e private, dovrebbero essere sempre commisurate con la delicatezza di un “contenitore” così fragile. Quali sono, quindi, i motivi che hanno spinto l’Amministrazione a organizzare la Festa della Coldiretti in Riva dei Sette Martiri a Venezia? E con stand gastronomici con pasto gratuito proprio negli stessi giorni della Sagra di San Pietro di Castello? Ma come si può dire di combattere l’overtourismo se si creano occasioni per incrementare la massa di visitatori che già arriva in città?
Per la realizzazione del “villaggio” vengono poi utilizzate macchine e “muletti” molto pesanti, senza protezione per la pavimentazione che in alcuni tratti risulta già pesantemente danneggiata. E, ancora, la presenza di animali da cortile e da pascolo che certo non si troveranno nel loro habitat naturale con tutte le problematiche legate alle modalità per raggiungere il sito.
Ma sopratutto, perché arrecare giorni e giorni di difficoltà e di disagio agli abitanti della zona per gli spostamenti e per la confusione che ci sarà? Allestimento, festa e disallestimento dureranno, infatti, almeno tre settimane.
Abbiamo presentato una interrogazione in cui si chiede che il Sindaco spieghi il perché di questa decisione e perché abbia deliberatamente scelto di mettere ancora di più sotto stress servizi in difficoltà come quello dei trasporti pubblici e dell’asporto rifiuti. E una domanda legittima e che sorge spontanea: quali sono, questa volta, gli interessi che con questo evento si vogliono coltivare?
Giovanni Andrea Martini
Foto di copertina: © Coldiretti Padova
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